Facciamo un test? Chiedete ad un quarantenne o cinquantenne di oggi di recitare le prime tre canzoni o poesie che ricordano di aver imparato da ragazzino. Una enorme percentuale di costoro ti diranno subito “Ei fu, siccome immobile dato il mortal sospiro…” e “Bianco Natale, pargol divin…”. Ma la stragrande maggioranza di loro poi cominceranno a canticchiare: “Ufo robot, ufo robot… Si trasforma in un razzo missile con circuiti di mille valvole….”.

I 40 anni di Goldrake

E ci credo, perché Goldrake è stato devastante. Perché questo robottone ha rappresentato davvero uno shock culturale per l’Italia del 1978. È già, quarant’anni fa esatti, anzi giusti giusti visto che la prima puntata in assoluto di Goldrake andò in onda sul secondo canale della Rai giust’appunto quarant’anni fa tondi. Era il 4 aprile del 1978, il Belpaese era in preda alla tensione per il rapimento di Aldo Moro, il clima era così teso che si poteva tagliare con un coltello quando, all’improvviso, arrivò lui. Il robottone per eccellenza, quello che aprì un ciclo, Actarus ed il bene contro il malvagio impero di Vega. Per l’italica tv, abituata ad Heidi e poco più, è uno sberlone in pieno viso. Bambini che si traformano in robot, giovani che guidano robottoni e volano nello spazio, battaglie all’ultimo sangue… All’inizio esperti, sociologi, psicologi e -ologi di vario genere, storcono il naso. “Ma si può mettere certe idee, certi pensieri, nella mente dei bambini?”. Con il senno di poi: sì, altroché, certamente. Perché Goldrake ha rappresentato una rivoluzione culturale nel vero senso della parola.

I perché di una rivoluzione

Perché i bambini, che sono piccoli ma mica stupidi, non hanno pensato che si possa volare nello spazio o sparare laser dagli occhi. Che tutto questo fosse impossibile l’hanno capito dopo dieci minuti. Ma hanno, bensì, capito un’altra cosa. Ovvero che, alla fine, il bene trionfa sempre sul male. Anche quando tutto sembra difficile. Anche quando tutto sembra finire male. Anche se costa fatica e sacrifici. Alla fine Actarus l’impero dei Vega lo distrugge. Alla fine se nella vita sei una persona onesta, rispettosa, in grado di usare cuore & testa insieme, avrai la meglio sui cattivi. O sui furbetti. Perché in fondo non è cultura questa? La cultura non è qualcosa che ci rende più ricchi facendoci vivere delle emozioni? Ebbene allora tanti auguri Goldrake per i tuoi 40 anni. Divertiti a giocare su Marte, cerca di digerire le insalate di matematica ma, soprattutto, tieni sempre quel cuore umano che ha permesso a tante generazioni di bambini italiani di crescere con te. E con la consapevolezza che, prima o poi, ogni Actarus batterà il proprio Vega.

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