Puntare su un turismo low cost oppure di lusso? Puntare sui grandi numeri, sul riempire alberghi, stabilimenti e località di vacanza puntando su offerte e costi bassi. Oppure puntare su turisti con maggior capacità di spesa, selezionando però inevitabilmente e facendo registrare numeri più bassi. Sembra un po’ di dover scegliere fra l’uovo oggi o la gallina domani. Fra due filosofie turistiche che non sono sbagliate. Nelle quali non esiste, probabilmente, quella migliore dell’altra. Sono semplicemente due filosofie completamente differenti.

Il pensiero di Flavio Briatore

Eppure di questo dubbio amletico ha, recentemente, parlato un guru dell’imprenditoria italiana come Flavio Briatore. Qualche giorno or sono, intervistato dal quotidiano “Libero”, l’ex manager di Formula 1 si è lasciato andare ad una riflessione. “Il punto è che il turismo delle ciabatte non dà niente al territorio né basta a trasformare un Paese o una regione in una destinazione appetibile. Basterebbe pensare che il turismo di lusso lascia cose importanti sul territorio, porta soldi che fanno il bene di chi vive e lavora lì. Il problema è che noi non investiamo nel turismo, gli altri paesi sì. Colpa di vincoli burocratici e assurde leggi regionali, penso a quelle della Toscana e della Sardegna. Non facciamo opere pubbliche, le strutture alberghiere sono vecchie, e ci culliamo sul fatto che il nostro mare è bello. Senza pensare che il mare è molto bello anche altrove. Stiamo sprecando una grossa opportunità”. Dichiarazioni che hanno aperto il dibattito: qual è la campana migliore?

Perché scegliere fra lusso e turismo low cost?

O, meglio ancora, la domanda è: le due cose si escludono a vicenda? In un paese come l’Italia davvero c’è spazio solamente per le Rimini e non per la Sardegna o viceversa? Davvero tutto si riduce ad una scelta necessaria? Oppure si può pensare, come paese nel proprio complesso, ad una offerta turistica la più varia possibile? Che possa essere inclusiva e non esclusiva. Ragionando anche a livello regionale. L’abbondanza di coste e di mare di qualità che l’Italia ha può far prendere decisioni in grado di soddisfare ogni situazione. Identificando località o strutture più dedite al “mordi e fuggi”, alla vacanza low cost. Accanto alle quali sviluppare un discorso di maggior qualità e necessità di spesa. Così da offrire un ampio ventaglio di offerte, per tutte le tasche.

 

Forse ti interessa anche Tutti in sella: il turismo in bicicletta che piace sempre di più