Quello registrato nel 2017 dal turismo enogastronomico in Italia è stato davvero un boom. O, forse, anche qualcosa di più. Perché raddoppiare il proprio giro in un solo anno è qualcosa in calce al quale tutte le società metterebbero la firma. Chiaro, il puntare a visitare un posto per mangiare e bere qualcosa di estremamente tipico non è una novità assoluta. Anzi. Ma adesso questo mondo, quello del turismo enogastronomico, ha raggiunto proporzioni davvero massicce.

Nel 2017 numeri doppi rispetto all’anno precedente

Lo scorso anno, ad esempio, le presenze in Italia di turisti attirati dalla buona cucina e dall’ottimo vino sono raddoppiati rispetto al 2016. Arrivando a quota 110 milioni di presenze nell’arco di dodici mesi. Con una spesa complessiva che ha superato quota 10 miliardi di euro. In breve, numeri doppi rispetto all’anno precedente. Dati questi pubblicati di recente da Isnart-Unioncamere. Che in questa ricerca ha rilevato come il turista, in Italia, per il 13% cercano soprattutto la degustazione di prodotti locali. Seguito a ruota dall’acquisto di beni artigianali ed enogastronomici tipici del territorio per l’8,6%. Il 15,1% del totale dell’indotto turistico è rappresentato da spese legate all’agroalimentare. Delle 110 milioni di presenze contate nel 2017, il 43% di queste sono state frutto del mercato interno. Sono stati 47 milioni, infatti, gli italiani che hanno voluto andare alla scoperta di un’altra regione del nostro paese puntando sull’aspetto enogastronomico.

Il turismo enogastronomico che piace a italiani e stranieri

Numeri altissimi soprattutto per gli stranieri, che hanno rappresentato il 57% del flusso turistico nel 2017. Alla fine, al 31 dicembre scorso, si sono contate qualcosa come 63 milioni di presenze da tantissimi paesi di tutto il globo. In una scala da uno a dieci, sempre in questa indagine Isnart-Unioncamere, il voto dei visitatori intervistati per il mondo enogastronomico si è attestato su un buonissimo 8. Le tante tradizioni e la cultura gastronomica, più unica che rara, del nostro paese piacciono parecchio. Altri dati molto interessanti sono riportati anche nel primo Rapporto sul turismo enogastronomico italiano. Secondo cui la visita dei mercati dedicati ai prodotti del territorio è, secondo il 70% degli intervistati, la seconda esperienza legata al cibo da fare in una vacanza in Italia. Seconda solamente alle degustazioni di piatti tipici in un ristorante locale, che per il 73% degli intervistati è la prima cosa da fare in vacanza.

 

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