Quest’anno toccherà alla città di Trento ospitare l’Adunata degli Alpini. Un evento capace di mobilitare qualcosa come 600 mila persone, circa. Ma quella dell’adunata nazionale è una occasione anche per tante, tantissime, persone per andare alla scoperta di una città che non conoscono. L’impostazione stessa data all’Adunata degli Alpini fa sì che per le penne nere e le eventuali famiglie e compagnie al seguito si tratti anche di una bella occasione turistica.

Oltre alla sfilata, scoprendo una nuova città

Perché va bene la sfilata della domenica, evento clou di questo appuntamento. Ma nei giorni precedenti l’afflusso in città di penne nere e visitatori è elevatissimo. Quest’anno, quindi, tocca a Trento. Città alpina per eccellenza, territorio che con il mondo degli Alpini ha un rapporto più che stretto. Viscerale. Una città che per l’occasione mostrerà il meglio di sé. Non solamente in tema di organizzazione e gestione dell’evento, ma anche il meglio in senso turistico e promozionale. Dall’offerta museale, dal Muse e Castello del Buonconsiglio in giù, per arrivare ai piatti dell’enogastronomia tipica. Per la Città del Concilio sicuramente un grandissimo sforzo organizzativo, ma anche l’occasione per farsi conoscere da un popolo come quello delle penne nere. Ed intuizioni come la card dell’Adunata degli Alpini rappresentano felici modi di invogliare tutti i visitatori a guardare oltre alla sola sfilata.

L’Adunata degli Alpini, un evento tutto italiano

Quest’anno tocca a Trento. Ma negli anni scorsi e negli anni a venire sono tante e diverse le città che hanno voluto e potuto organizzare ed ospitare un appuntamento così. L’anno prossimo, nel 2019, sarà Milano a fare da palcoscenico a questo appuntamento. Ma guardandosi indietro ecco location quali Treviso, Asti, L’Aquila, Pordenone, Piacenza, Bolzano, Torino, Bergamo, Latina, Bassano del Grappa, Cuneo… E l’elenco potrebbe andare avanti per parecchie righe. Una quarantina di città italiane, nel complesso, hanno ospitato l’Adunata degli Alpini. E non pensate che siano sempre e solo città del nord, incastonate nelle montagne, casa naturale delle penne nere. Perché anche città come Bari, Catania o Pescara hanno voluto aprire le porte a questa pacifica invasione. Un’occasione che se sfruttata nel modo migliore può diventare anche un evento in grado di attirare un altissimo numero di visitatori.

 

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