Il marketing territoriale può essere utile sotto, davvero, tanti aspetti. Anche per recuperare spazi storici della nostra Italia. Facciamo un esempio pratico? Pronti. Parliamo dei Bagni di Petriolo, una antica destinazione termale romana al confine fra le province di Grosseto e Siena, in Toscana. Si tratta di una località che nel Medioevo era parecchio frequentata dai senesi. Tanto che in zona, oltre alle terme, trovarono posto un monastero, un convitto per anziani, case e locande. Oltre ad un monastero. Tutte cose che nel tempo si sono perse, tant’è che oggi la zona è lasciata completamente all’abbandono.
Insieme per il recupero di una zona storica
Bene, per cercare di recuperare e dare nuova vita a quest’angolo di Toscana ecco il marketing territoriale. Sotto forma di una preziosa alleanza fra pubblico, privato ed Onlus. Anni fa la partenza di un percorso importante, sospinto dagli studi storici e dalle campagne di sensibilizzazione promosse dai comitati di cittadini locali. Un altro passo decisivo è stato quando, nel 2014, l’area ha cambiato proprietario. Unipol, colosso internazionale delle assicurazioni, acquisendo Fondiaria-Sai è diventata anche proprietaria del terreno di circa due ettari nel quale sorgono le rovine di questi Bagni. Resti ormai avvolti quasi completamente da bosco e vegetazione. Su questo tema la nuova proprietà ha avviato subito un discorso con amministrazioni locali ed associazioni. Che ha portato alla condivisione di un progetto di recupero dei Bagni, così da farli diventare un luogo prezioso.
Il fattore positivo del marketing territoriale
Dal punto di vista culturale ed artistico. Nel mese di ottobre di quest’anno prenderanno il via i lavori di restauro di una porzione delle mura esterne e della locanda. Quindi sarà la volta delle mura della torre nord, mentre l’ambizioso progetto punta a riaprire la locanda. Con camere, ristorante e punto vendita di prodotti tipici del territorio. In una seconda fase al centro dei lavori ci saranno invece la chiesetta e la cinta muraria. Rendendo necessario lo spostamento di un po’ di alberi che hanno, nei secoli, coperto la struttura. Nel complesso l’intero progetto, dal costo di 4 milioni di euro, sarà finanziato da Unipol Sai. Un’alleanza sotto la bandiera del marketing territoriale per ridare nuova vita ad un luogo storico. E farlo diventare così un centro culturale e turistico molto importante per l’intera zona.
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