Un tempo, oh parliamo degli anni Settanta mica del Giurassico, c’erano le radio libere. Con un piccolo impianto si poteva trasmettere a livello locale. Avendo magari poco pubblico, ma essendo maledettamente liberi. E la libertà non si misura con l’audience. Oggi da questo punto di vista è tutto molto più complicato, eppure da quelle esperienze si è arrivati oggi alle web radio. Sì sì, la radio su internet per essere chiari. Musica e trasmissioni radiofoniche trasmesse direttamente su siti internet o su speciali App dedicate.
Le web radio che in Italia “spaccano”
Una possibilità che è riuscita a ritagliarsi sempre più un proprio spazio importante nel mondo di oggi. Ok c’è anche un fenomeno chiamato web tv, dove alle parole si uniscono anche le immagini, ma di quelle parleremo più avanti. Oggi pensiamo solamente alla parola “on the web”. Oggi parliamo di perché anche nel mondo di oggi, dominato dall’immagine, le web radio continuano ad avere un grandissimo successo. Per tanti motivi e perché, in primis perché rappresenta uno strumento di comunicazione facile da creare e da gestire. Di fatto grazie ad alcune App si può andare in onda anche solo attraverso uno smartphone. E trasmettendo attraverso il web si arriva davvero ad un pubblico potenzialmente molto grande. Ed in grado di ascoltare le diverse trasmissioni in modo alquanto semplice: anche solo dal proprio smartphone si può ascoltare una qualsivoglia web radio. Da diffondere anche attraverso i diversi social network.
Piacciono sempre di più
I numeri parlano di un mondo in continua crescita ed espansione. Di un mondo che raccoglie da una parte delle web radio generaliste, dall’altra invece altre più settoriali e dedicate a specifici argomenti. Facilità di messa in onda, grande malleabilità in quanto ad orari, impegno, trasmissioni… e possibilità ovunque si è di poter trasmettere nell’etere mondiale del web. Non stupisca quindi che “on the ueb” si trovi un po’ di tutto. Dalla webradio dedicata al rock più duro a quella degli studenti universitari di un Ateneo. Da quella dedicata e fatta solamente da e per i tifosi di una certa squadra di calcio, fino a quella dedicata al mondo dei fumetti e cartoni animati. È il web bellezza, c’è spazio infinito per tutti. Ma la domanda che in tanti si pongono è: in quest’epoca di YouTube e dirette su Facebook, di stories su Instagram, possibile che la radio “tiri” sempre? Sì, possibile.
La parola oltre alle immagini
E non solo perché una web radio si fa più facilmente di una web tv, ma anche perché permette di unire gli approfondimenti alla musica. Permette di unire le canzoni del momento o gli evergreen con le chiacchiere, le interviste, i programmi e gli spazi dedicati. Ad un argomento specifico, a quello che succede nel mondo, su quello che si vuole. Permette, insomma, con una facilità di realizzazione e costi irrisori, visto che per aprire una web radio non servono autorizzazioni o permessi, di avere uno strumento in grado di dare una grande libertà. Coniugandola con la semplicità d’uso.
Perché come cantava Eugenio Finardi: “Amo la radio perchè arriva dalla gente entra nelle case e ci parla direttamente e se una radio è libera ma libera veramente, mi piace ancor di più perché libera la mente”.
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