Oggi è un giorno speciale, è la giornata internazionale dei blogger. Tu chiamali, se vuoi, web writer ma, please, non chiamiamoli “amatori”. Perché i blogger, o almeno una grandissima maggioranza di loro, sono persone che interpretano con grande serietà il proprio impegno. Perché i blogger, per ora, non devono essere per forza giornalisti. Un blog non è obbligatorio sia iscritto al Tribunale.

Le potenzialità di un blogger

Anche se entrambe queste cose sono sempre fattori in grado di fare la differenza. Sia per i lettori, sia per i potenziali inserzionisti pubblicitari. Perché seguire le regole deontologiche del giornalismo vuol dire dare garanzia ai propri lettori ed a chi investe nel tuo blog, di serietà, competenza e rispetto delle regole. Partendo da questo importante presupposto, vediamo ora perché il ruolo del blogger è molto importante. E come gestire al meglio un blog. In quest’epoca moderna il blogger è un vero e proprio “agente culturale”. Un giorno apriremo un grande capitolo sul fatto che, purtroppo, libri e giornali sono letti sempre di meno. Questo va di pari passo con la crescita dell’informazione on-line. Tanta gente non solo cerca informazioni in rete, ma anche idee, spunti, consigli e competenza. Ecco, quest’ultima parola soprattutto, competenza.

Diventare dei veicoli culturali online

Perché sviluppare un blog su un determinato argomento che conosco bene vuol dire condividere idee e spunti. Che possono non essere scolpiti nella pietra, ma che possono servire a stimolare. La fantasia, la discussione, la conoscenza anche del lettore. Più si legge e si parla di un argomento e più lo si conosce. Fossi anche io esperto di margherite, un blog sulle margherite un suo pubblico lo troverà sempre. Grande o piccolo che sia. Così anche un blog sui biscotti per la colazione, sui viaggi, sulle saldature industriali… Qualunque argomento, se trattato con competenza, attenzione, costanza e qualità, può trovare un pubblico interessato. E può trasformarsi così in veicoli di cultura. Già, perché se la cultura è anche accrescere il proprio bagaglio di conoscenze, allora informarsi da chi conosce a fondo un argomento è un modo per acculturarsi. E qui veniamo allora al secondo aspetto importante. Ovvero diversificare i blogger seri da quelli cialtroneschi. O, peggio, da quelli che veicolano fake news.

Quello che fa la differenza

Ma come riconoscere un blog fatto bene? Che cerca di essere un punto di riferimento serio e competente? In primis dalla costanza. Un blog per ottenere un certo tipo di pubblico deve essere aggiornato praticamente tutti i giorni. O quasi. Deve avere una buona costanza di pubblicazione. Aggiornarlo una volta ogni tanto quando si ha tempo, allora ha poco senso. Quindi bisogna scegliere il nome giusto, che sia facilmente distinguibile e che faccia capire subito di che cosa si tratta. Allora bisogna scegliere la piattaforma giusta, quella che garantisca facilità di utilizzo, diverse funzioni utili, integrazione con i social network ed inserimento di spazi pubblicitari. Così facendo i blogger ed i blog diventano sempre più dei veri e propri veicoli culturali.

 

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