Il calendario di Frate Indovino è un po’ un evergreen. Una dimostrazione di come, anche in quest’epoca di digitale, la carta resiste. L’esempio dello storico almanacco del frate continua ad avere un successo incredibile nel nostro paese. Basti pensare che in questi primi mesi dal 2018 si sono registrate qualcosa come 5 milioni di copie vendute. In Italia quello con il calendario del fraticello è un appuntamento fisso ormai per tante, tantissime persone.
I perché di un successo continuo
Ma perché una cosa come un calendario, che è ormai su qualunque cellulare, smartphone o computer, ha così tanto successo nel nostro paese? Perché ha così tanto successo questo calendario, in un “mercato” nel quale ce ne sono davvero tanti ormai in commercio? Perché dal 1945, anno della sua fondazione, le vendite sono sempre eccellenti? Di base per l’ispirazione cattolica che ha sempre avuto e che ne fanno, quindi, un classico per i fedeli. Ma anche per i fedeli “più freddi” il calendario di Frate Indovino è un porto sicuro. Una ricorrenza semplice e colorata, da appendere al muro ogni anno, una tradizione in pratica. Diventata tale perché univa, in un tempo nel quale non erano così “di massa” come oggi, oroscopo, previsioni del tempo e molto altro. Nel complesso il calendario di Frate Indovino è un veicolo di idee e di cultura, è stato un compendio di saggezza popolare ed un punto di riferimento. Per i contadini, per gli educatori dei giovani, una specie di enciclopedia popolare a dispense.
Frate Indovino: punto di riferimento per decenni
Per arrivare fino ad una sintesi di concetti di astronomia e di gastronomia. Insomma, tante anime racchiuse in un semplice calendario da parete. Prezzo abbordabile per la grandissima massa, facilità di utilizzo e si poteva poi conservare in soffitta o in cantina. Questo pulpito di carta per decenni è stato un punto fermo in milioni di case degli italiani. Ma lo riesce ad essere anche oggi. Che per sapere le previsioni del meteo o l’oroscopo, adesso, basta “googolare” nel web attraverso il proprio smartphone. Nonostante tutta l’evoluzione digitale, insomma, questo calendario ha saputo ritagliarsi un proprio spazio, un proprio pubblico. Ma, soprattutto, ha saputo ritagliarsi una propria autorevolezza. Esempio, insomma, di come con una propria identità molto forte e radicata anche la carta può ancora resistere in questa epoca digitale. A patto, però, di avere le proprie radici piantate bene in profondità.
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