Il turismo spazzatura è uno dei maggiori rischi per le località turistiche di tutto il mondo. Ma cosa si intende per turismo spazzatura? Si tratta, in sintesi, dei comportamenti tenuti da alcuni turisti. Comportamenti non certo da collegio svizzero dell’Ottocento. Con il nome di turismo spazzatura viene spesso sintetizzato tutto quell’insieme di comportamenti nati dal caos, dalla maleducazione di alcuni turisti. Spesso e volentieri dovuti a delle esagerazioni alcoliche. Una serie di cattivi costumi che spesso degenerano, tanto da provocare in diverse località turistiche le proteste dei residenti.

Come combattere il turismo spazzatura?

Ed allora come affrontare questo turismo spazzatura? In prima fila in questa lotta c’è Palma di Maiorca. Gli amministratori dell’isola, infatti, hanno preso una decisione drastica. Ovvero, a partire dal mese di luglio chi possiede un appartamento in città non potrà affittarlo ai turisti. Una decisione presa per contrastare con forza gli affitti senza licenza, un fenomeno in crescita costante. Cosa questa che abbasserà notevolmente la capacità ricettiva di Palma di Maiorca, fuori dal circuito alberghiero. Con conseguente calo anche a livello di indotto generale. Ma l’amministrazione comunale di Palma di Maiorca ha comunque voluto applicare questa norma, la prima in Spagna di questo genere. Proprio perché le proteste dei residenti dell’isola si erano fatte molto importanti, in seguito al caos ed alla maleducazione di una parte dei turisti.

Meno turisti, ma di maggior qualità

I dati confermano quanto l’affitto di case private per scopi vacanzieri aveva raggiunto numeri importanti a Maiorca. Su 11 mila affitti a vacanzieri, infatti, appena 645 avvenivano con le dovute licenze. Oltre al fatto che in due soli anni, dal 2015 al 2017, il numero di appartamenti senza licenza messo a disposizione dei turisti è aumentato del 50%. Con, inevitabilmente, un conseguente aumento dei costi degli affitti per brevi periodi. Un provvedimento che Palma di Maiorca ha voluto prendere perché in crescita sono anche altri dati. Ovvero quelli relativi alle risse ed ai feriti, dovuti a vacanzieri che spesso e volentieri alzano un po’ troppo il gomito. Chiaro che così facendo l’intero indotto turistico dell’isola si abbasserà notevolmente rispetto a questi ultimi anni. Ma il dado è tratto. Palma di Maiorca ha deciso di investire sul turismo di qualità piuttosto che sul turismo spazzatura.

 

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