Comunicare d’estate non è facilissimo. Promuovere e valorizzare un evento in questa stagione è forse il momento più complicato dell’anno. Vuoi perché la concorrenza di appuntamenti ed eventi è parecchia. Vuoi perché l’attenzione della gente, inevitabilmente, è minore. Un po’ “distratta” dal mare, dalle vacanze, dalla voglia di riposare, dai fine settimana fra lago, mare o montagna. Dall’estate, insomma. Comunicare d’estate è una forma particolare di comunicazione.

Comunicare d’estate: una gran bella sfida…

In quanto si deve dividere gli eventi in due grandi “filoni”. Il primo è quello degli eventi strettamente estivi. Quelli, per intenderci, organizzati in località turistiche e dal sapore estivo. Serate all’aperto, concerti sulla spiaggia, feste a tema, feste patronali… Appuntamenti, insomma, che si inseriscono proprio nell’ottica in cui tanta gente vede l’estate. Come il periodo giusto per uscire di casa per godersi il periodo, il caldo, il sole. Secondo grande filone è, invece, quello degli eventi “quattro stagioni”. Ovvero quegli appuntamenti che potrebbero essere organizzati in ogni periodo dell’anno. Concerti, esibizioni, fiere, appuntamenti sportivi… Che vanno in scena nei mesi caldi ma, per location e filosofia di fondo, potrebbero essere realizzati anche in gennaio o novembre. Bene, per questi due filoni esiste una diversa tipologia di promozione. E di comunicazione.

In primis fu la location

La prima grande distinzione la fa, sempre, la location. Organizzare appuntamenti durante i mesi caldi in un parco, in riva al lago, in piscina o nel verde avrà sempre – di suo – un innato appeal. Buona parte della “fatica” di attirare persone è già fatta dalla scelta della giusta location. La gente sarà invogliata già di suo a partecipare ad una proposta quantomeno interessante. Ben più complicato o, comunque, più faticoso è per gli organizzatori di eventi in location al chiuso. O anche solo in piena città. Senza il lancio di una location prettamente estiva, si dovrà essere più bravi a comunicare l’evento. A spingere ed a promuovere le caratteristiche di fondo di questi appuntamenti. Per farli recepire come, comunque, una bella occasione di divertimento e di rilassamento. Perché questo è il secondo fronte a cui badare quando si vuole comunicare d’estate. Ovvero, in modo più o meno cosciente, durante i mesi caldi in tanti hanno voglia di staccare la proverbiale spina.

E poi lo spirito dell’iniziativa

Pensando di organizzare a luglio al chiuso un convegno di cinque ore sulle caratteristiche dei petali delle margherite, per fare un esempio banale, sarà difficile ottenere folle oceaniche. A quel punto si punterà ad un pubblico di nicchia, di interessati, non alle grandi masse. Che, invece, di loro saranno più attratti da intrattenimenti leggeri, più frivoli e spensierati. Dalla gara di grigliatura del maiale alle feste patronali. Dalle rassegne in spiaggia ai concorsi di acquascooter. Per fare altri esempi molto banali. In base al tipo di evento che si vuole organizzare, insomma, bisogna calibrare bene la propria promozione balneare. Perché comunicare d’estate è una cosa un po’ più impegnativa rispetto ad altri periodi dell’anno.

 

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